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Piramide di Cheope

Piramide di Cheope Piramide di Cheope

La Piramide di Cheope è la più antica delle sette meraviglie del mondo e uno dei più grandi misteri della storia dell'uomo.

Conosciuta anche come Grande Piramide di Giza o Piramide di Khufu, è la più antica e più grande delle tre piramidi principali della necropoli di Giza (Cairo, Egitto). Delle sette meraviglie del mondo antico è l'unica arrivata ai giorni nostri non in stato di rovina. È senza dubbio la più famosa tra le piramidi di tutto il mondo e seconda in grandezza solo alla Piramide di Cholula, in Messico.

La storia ufficiale

Secondo gli egittologi, le piramidi furono costruite come tombe per i faraoni, i sovrani dell'antico regno egizio; la Grande Piramide fu edificata come sepolcro del faraone Cheope, regnante della IV dinastia attorno al 2560 a.C., pressappoco nella stessa epoca in cui furono realizzate la Sfinge e le altre due piramidi del complesso di Giza (le piramidi di Chefren e Micerino).

piramide-di-cheope-schema-enciclopedia-britannica-1911 Schema della Piramide di Cheope - Enciclopedia Britannica (1911)

La Grande Piramide è una fantastica opera di ingegneria, non solo per la mole, ma anche per la precisione con la quale è stata costruita. È costituita da almeno 2.300.000 blocchi di pietra calcarea, ciascuno mediamente del peso di circa 2,5 tonnellate e, secondo gli egittologi, edificata in un lasso di tempo dell'ordine delle decine di anni. La sua altezza originariamente raggiungeva i 146,6 metri (280 cubiti egiziani) ed era pertanto la costruzione più alta realizzata fino ad allora; la sua altezza attuale è tuttavia di soli 138 metri e risulta essere pertanto di poco più alta della piramide di Chefren, alta 136 metri. La base è un quadrato quasi perfetto: i lati misurano circa 230 metri e la differenza tra il lato più corto e quello più lungo è di appena 25cm. Le sue facce sono rivolte a nord, sud, est e ovest con una esattezza impressionante; il margine di errore è dello 0,015%!

Secondo la tradizione, il califfo Al Mamun fu il primo ad entrare nella Grande Piramide dopo la sua costruzione, nell'anno 820; purtroppo all'interno non trovò nulla: nessun corpo sepolto, nessun tesoro, né strumenti e nemmeno iscrizioni o geroglifici; tutto quello che trovò fu un sarcofago nella cosiddetta Camera del Re, un unico blocco in granito rosso completamente vuoto. Si ritiene che la piramide fu saccheggiata dai ladri di tombe molto tempo prima e che per questa ragione nessun tesoro e nessun oggetto furono ritrovati al suo interno.

Nella Grande Piramide sono state scoperte tre camere: la più bassa e apparentemente incompiuta è detta camera ipogea, si trova sottoterra, ed è scolpita nella roccia su cui la piramide è stata costruita; più in alto, passando per dei cunicoli, si raggiunge la cosiddetta camera della Regina, e ancora più in alto passando per la grande galleria (uno passaggio molto più grande rispetto agli altri cunicoli) si giunge alla cosiddetta camera del Re; infine, sopra la camera del Re si trovano 4 vani che si ritiene siano delle camere di decompressione per alleviare il peso dalla stanza del Re. Vi sono infine 4 condotti, si suppone per il ricircolo dell'aria, due por ciascuna delle camere; partendo da esse, 2 dei condotti salgono in diagonale in direzione nord, gli altri 2 in direzione sud.

I misteri "noti"

Una cosa che ha lasciato perplessi gli studiosi è il fatto che all'interno della Grande Piramide, a differenza di tutti gli altri tipi di tombe costruiti dagli egiziane, non ci fosse nessuna incisione o iscrizione; nella Valle dei Re, a poca distanza dall'odierna Luxor, moltissime tombe sono state ritrovate e tutte sono ricolme di dipinti, iscrizioni e geroglifici; come mai allora la più grande delle opere egizie ne era totalmente sprovvista ? Solo nell'anno 1837, dopo molte ricerche, il colonnello britannico Howard Vyse riuscì ad aprirsi un varco sopra la Camera del Re dove scoprì 4 piccole stanze e, sulle pareti della più alta delle quattro, trovò finalmente delle incisioni e in esse figurava il nome del faraone Cheope.

In realtà il fatto che la Grande Piramide non avesse nessuna iscrizione non è del tutto esatto: sia Erodoto che Plinio narrano che la piramide, in antichità, era rivestita esternamente da blocchi di calcare bianco di Tura, lucidi e molto lisci, lavorati in modo da formare una forma piramidale perfetta con le pareti lisce; tali blocchi erano completamente ricoperte da geroglifici. La piramide con il suo pyramidion d'oro situato sulla sommità, sotto i raggi del sole doveva risplendere come una gemma gigantesca risultando visibile anche a notevole distanza. Purtroppo i blocchi furono rovinati dall'erosione del tempo, per poi precipitare al suolo in occasione di un terremoto che colpì il Cairo nell'anno 1301 a.C.; infine la maggior parte dei blocchi venne rimossa nel XIV secolo per la costruzione della cittadella e della moschea del Cairo. È così che quella immensa fonte di conoscenza dell'antico mondo egizio andò perduta per sempre.